La dieta Dukan ha fatto il suo esordio nel 2000. Snobbata per anni, ha raggiunto altissimi livelli di notorietà solo un decennio più tardi, quando ha raccolto decine di adepti fra le stars del jet set internazionale. Basta qualche nome celebre per comprendere la sua diffusione fra la gente comune dell’intero pianeta: le attrici Penelope Cruz e Nicole Kidman, la bellissima modella brasiliana Gisele Bundchen, la vulcanica Jennifer Lopez o la star di casa nostra, Elena Santarelli, sono degli esempi eloquenti dell’efficacia di questo metodo per mantenere una siluette perfetta.
Qual è il segreto del metodo Dukan?
L’idea di partenza è semplicissima. Bastano due operazioni per perdere peso in pochi mesi: eliminare completamente i carboidrati dal proprio regime alimentare; assumere esclusivamente proteine. I primi, infatti, sono i principali responsabili dell’aumento di massa corporea. Le seconde, invece, costituiscono i mattoni indispensabili del tessuto muscolare, la parte magra del nostro organismo.
A partire da questi due punti cardinali, la dieta Dukan si articola in tre momenti principali.
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Fase di attacco
Per i primi dieci giorni (la cosiddetta “fase di attacco”), sulle tavole dei dukaniani ci saranno solo alimenti proteici: carne, pesce, prodotti caseari freschi a basso contenuto di grassi (latticini e formaggi cremosi freschi), uova. Tutto qui. Mangiare frutta e verdura, al contrario, è severamente vietato. I dolci, pericoloso ammasso di zuccheri, assolutamente un tabù.
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Fase di crociera
Nel periodo centrale della dieta (la cosiddetta “fase di crociera”), saranno reintrodotte alcune verdure, esclusivamente quelle a basso contenuto zuccherino come piselli, carote, pomodori e legumi secchi. Nella fase suddetta, il metodo francese promette di far smaltire circa un chilo per ogni settimana ai suoi fedeli adepti. Un risultato senza molti eguali nel panorama delle diete in circolazione, non c’è che dire.
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Fase di consolidamento
Il periodo finale (detto di “consolidamento”), invece, ha una durata che dipende dalla quantità di massa corporea persa durante la fase centrale della dieta. Generalmente, infatti, il consolidamento dura dieci giorni per ogni singolo chilo perduto fino a quel momento. Solo in quest’ultimo periodo faranno capolino sulla tavola imbandita di carni i primi carboidrati, pochi grammi di pane e pasta. Sempre in percentuali esigue, naturalmente, rispetto alle proteine introdotte quotidianamente.
Una dieta ipocalorica, dunque, come tutte le diete del mondo. Una dieta iperproteica. L’esclusione radicale dei carboidrati a favore delle proteine, infatti, è il cuore del metodo messo a punto dallo stravagante medico settantenne francese, Pierre Dukan (è lui ad aver pubblicato nel 2000 il volume “Il metodo Dukan”).
Non è una novità
Tuttavia, l’assunzione massiccia di proteine a scapito dei carboidrati – pasta, pane e pasticcini, per intenderci – non è un’idea nuova. Moltissime diete avvicendatesi soprattutto negli anni ’80 e ’90 del secolo scorso, si fondavano su questo identico principio. I carboidrati, infatti, sono la principale fonte di energia che il nostro organismo ricava dall’alimentazione. Gli sportivi, ad esempio, assumono massicce dosi di carboidrati il giorno prima di una competizione agonistica proprio per immagazzinare un carico di energia sufficiente da bruciare durante la gara e spingere al massimo le prestazioni. Se spostiamo lo sguardo sulla gente comune, invece, l’energia immagazzinata con i carboidrati può risultare eccessiva rispetto a quella necessaria alle attività di tutti i giorni. Ed è così allora che i carboidrati incamerati, soprattutto quelli degli zuccheri – presenti nei tanti Snacks infilati fra un pranzo e l’altro o negli spuntini dolci della tradizione culinaria italiana – possono piazzarsi sul nostro sul nostro giro vita sotto forma di spessi strati di grasso. Una riserva energetica che, ahinoi, non verrà mai utilizzata e continuerà facilmente ad aumentare a scapito della nostra linea e della nostra autostima!
La Dukan colpisce al cuore il problema dell’incameramento di carboidrati tagliandolo drasticamente all’origine. “Niente più carboidrati” uguale “niente più ciccia”. Il nostro corpo, infatti, rimasto sprovvisto dell’apporto energetico necessario alle sue attività, corre ai ripari iniziando a erodere le sue riserve di grasso. Questa strategia dietetica dà subito i suoi effetti. Tanti chili persi in pochi giorni. Il corpo longilineo delle stars seguaci della Dukan sembrano essere lì a dimostrarlo.
Le bugie della dieta Dukan
Ma non è tutto oro ciò che luccica. In un regime Dukan, il nostro organismo si trova improvvisamente sprovvisto delle risorse energetiche più facilmente utilizzabili: gli zuccheri. Quante volte ci è stata propinata dalle nostre nonne una spremuta zuccherina per trascorrere meglio i nostri pomeriggi di studio in età scolare? Avevano ragione loro: il cervello sfrutta immediatamente i carboidrati presenti degli zuccheri mentre trova difficoltà a produrre energia da quelli incamerati nei nostri cuscinetti. Allora la cosiddetta “fase di attacco” equivale a uno “stacco” dell’interruttore energetico del nostro cervello! Un esame o un colloquio di lavoro non sono il momento adatto per incominciare questo tipo di dieta. Inoltre, la Dukan è una dieta squilibrata. Non ci sono fibre né vitamine, contenute in frutta e verdura. Sarà necessario assumerle con integratori alimentari a meno di determinare gravi danni alla nostra salute (un esempio per tutti, l’aumento del colesterolo cattivo nel sangue, particolarmente pericoloso per i cardiopatici!). I soggetti con patologie croniche renali, inoltre, sono messi in guardia dall’iniziare una dieta Dukan: l’eccessivo apporto di proteine produce sostanze dannose al funzionamento dei reni (i chetoni).
E allora cosa dobbiamo pensare della Dukan? Che fa perdere peso in fretta, questo è vero. Ma bisogna ricordarsi che quel peso corporeo viene facilmente riacquistato quando i carboidrati fanno nuovamente capolino sulle nostre tavole. Secondo alcune autorevoli ricerche, d’altronde, l’80% dei dukaniani recupera il tanto sudato peso perduto entro l’anno successivo allo scadere della propria dieta. Una beffa bella e buona!
Che forse ci fa meno felici, infine. Prima di prendere la sofferta decisione di iniziare la Dukan, infatti, bisogna ricordarsi quale sia la regina degli alimenti pieni zeppi di carboidrati: la cioccolata. Chi vuol diventare dukaniano può dire addio ai dolci cioccolatini del fine pasto o ai pezzetti di cioccolato rapinati dal frigo di casa nelle ore notturne! A voi la scelta. La bellezza costa cara.
malgrado i molti pareri discordanti, posso solo dare un parere positivo su questa dieta! l’ho cominciata per scommessa ed ora sono a -18kg, che mi hanno letteralmente cambiato vita. può spaventare la totale privazione di molti alimenti,e il regime proteico, ma tutto ciò è reso possibile da altrettanti cibi che si possono assumere in quantità illimitata nella Dukan, dando quindi una vastissima scelta di combinazioni, che possiamo creare a nostro piacimento. inoltre i risultati si vedono eccome, il che rende questo regime molto invitante a continuare il percorso , che a seconda dei casi può essere più o meno lungo, ma posso dire che in questo caso, e comunque nel mio, la costanza paga!